martedì 22 novembre 2011

Il biocaminetto


Da qualche tempo è nata la moda di utilizzare all'interno delle case un nuovo tipo di caminetto molto particolare che è chiamato biocamino. Questo tipo di caminetto funziona con un combustibile che si chiama bioetanolo e che deriva dalla fermentazione delle piante e dai residui dell'agricoltura, soprattutto dagli scarti della lavorazione della barbabietola da zucchero. Esso è in tutto e per tutto una energia rinnovabile prontamente  utilizzata per il riscaldamento  che può andare a sostituire i carburanti fossili come il petrolio o i combustibili come carbone o legno. Questo complemento di arredo porta con se numerose prerogative vantaggiose che ne permettono l'utilizzo e la fruizione in un grande numero di contesti abitativi. Bisogna infatti ricordare che il biocamino non ha bisogno di canna fumaria, e la quantità di anidride carbonica che produce è veramente irrisoria e paragonabile a quella di poche candele accese. Per contro non c'è bisogno di fare alcuna modifica interna alla casa sia per quanto riguarda l'aspetto dei collegamenti a gas o elettricità, sia per quanto riguarda eventuali lavori di muratura. Il bio camino infatti non ha bisogno di nessun tipo di collegamento, avendo come combustibile solamente il bioetanolo. Questo tipo di combustione non produce ne cenere ne polveri sottili e neppure rilascia alcun tipo di odore.
La sua versatilità nella installazione gli permette di essere posizionato in qualunque ambiente della casa e può divenire un ottimo compromesso tra riscaldamento e design. Infatti i commercio ve ne sono di molti tipi rispondenti alle numerose esigenze arredative che consentono di avere il calore della fiamma unito ad una perfetta integrazione con l'ambiente circostante. Il prezzo relativamente basso del biocombustibile gli consente di essere un buon concorrente di altre forme di riscaldamento, visto che è in grado di riscaldare ambienti anche piuttosto grandi.

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